«Il pellegrinaggio è un simbolo della vita,
ci fa pensare che la vita è camminare, è un cammino»
Papa Francesco, Pellegrinaggio 2015
Il Pellegrinaggio
Il Gesto
Il Pellegrinaggio è un gesto di fede popolare a cui partecipano ogni anno migliaia di persone, soprattutto giovani. Il cammino notturno verso la Santa Casa di Loreto si snoda per 28 chilometri tra le colline marchigiane: la Santa Messa, le testimonianze, i flambeaux per illuminare la notte, la benedizione eucaristica, i fuochi d’artificio, i canti, la recita del Rosario accompagnano il cammino
aiutando tutti a domandare e ringraziare.
Il cammino è occasione di incontro e di conoscenza, di aiuto reciproco, di condivisione, e la preghiera diventa il tessuto connettivo di un popolo, che si scopre mendicante e, dando voce al bisogno che vive in ogni uomo, chiede aiuto e sostegno alla Vergine per sé e per tutto il mondo.
Il Pellegrinaggio è nato e tenuto vivo dal carisma di don Giussani che nel 2000 scriveva: “Tra i meriti grandi della vostra amicizia semplice e fedele c’è quello di avere reinventato per tutto il popolo il Pellegrinaggio come esempio della vita cristiana, un cammino come di notte verso l’alba della soddisfazione finale, che vive nei passi di ogni ora l’anticipo sicuro della meta”.
La Storia
Iniziato nel 1978 per iniziativa di Don Giancarlo Vecerrica, oggi Vescovo emerito della Diocesi di Fabriano-Matelica, il Pellegrinaggio a piedi Macerata-Loreto è nato dal desiderio di riproporre una esperienza di vita cristiana, riprendendo una tradizione ancora presente nel ricordo di molti ma quasi del tutto abbandonata.
Il Pellegrinaggio è diventato con gli anni un gesto di dimensioni imponenti: dalla prima edizione, alla quale parteciparono poco più di trecento persone, è cresciuto un popolo sempre più numeroso, sostenuto e accompagnato dalla presenza di molti volontari e collaboratori.
Da quel 1978 molti dettagli sono cambiati (il luogo del raduno, le soste, il percorso per arrivare a Loreto, l’arrivo della fiaccola della pace, gli aspetti organizzativi), diversi testimoni si sono avvicendati, molti avvenimenti si sono verificati, tra cui la pandemia, che ha comunque permesso l'esperienza di due pellegrinaggi ‘virtuali’. Nel 2022 è stato possibile ripartire, in numero più limitato, dalla magnifica cornice dello Sferisterio di Macerata, ritornando così alle origini. Il gesto ha conservato negli anni una grande attenzione ai drammi del mondo e al grido dell’uomo ferito che domanda e si affida, sull’esempio del pellegrino cristiano.
Il Pellegrinaggio a piedi Macerata-Loreto dagli inizi degli anni 2000 è gemellato con i Santuari di Pompei e di Lourdes (nel 2004 il Delegato del Vescovo di Lourdes ha donato a Don Giancarlo un frammento di roccia della grotta delle apparizioni) .
Dalla esperienza del Pellegrinaggio a piedi Macerata-Loreto sono nati altri pellegrinaggi in Italia e nel mondo con i quali è cresciuta e permane un’amicizia fatta di condivisione e comunione nella preghiera.
L'abbraccio della Chiesa
Nel 1993 Giovanni Paolo II ha presieduto la celebrazione della S. Messa e in quella occasione ha donato ai pellegrini una croce, che da allora apre ogni anno il cammino verso Loreto.
Nel 1997 viene istituita la Fiaccola della pace, segno concreto della comunione del Pellegrinaggio con la Chiesa e il suo Pastore: dopo la benedizione del Papa durante l’Udienza generale del mercoledì che precede il Pellegrinaggio, la staffetta dei tedofori inizia il tragitto di 300 chilometri e arriva allo stadio di Macerata, dove l’accensione del braciere segna l’inizio del gesto. Inoltre, dal 2000, la Fiaccola apre le Giornate Mondiali della Gioventù e altri eventi ecclesiali come i Congressi Eucaristici e l’Agorà dei giovani italiani.
La Chiesa ha sempre fatto sentire il suo affetto e il suo sostegno al Pellegrinaggio: dopo Giovanni Paolo II, che ha celebrato la S.Messa nel 1993, Benedetto XVI ha continuato a mostrare la sua vicinanza attraverso i consueti messaggi e l’accensione della Fiaccola della Pace, fino alle sorprese di Papa Francesco con le sue telefonate in diretta. Il suo semplice “buonasera” è all’origine di un affettuoso dialogo con i pellegrini che percepiscono questa sua disponibilità ad essere sempre ‘presente’ come la testimonianza del suo paterno sostegno per affrontare non solo il cammino notturno ma anche il cammino quotidiano.
Luigi Giussani ha partecipato al Pellegrinaggio nel 1987 e nel 1993 e i suoi successivi messaggi sono diventati un appuntamento attesissimo di ogni edizione, così come quelli di don Julián Carrón, dopo di lui guida del Movimento di Comunione e Liberazione. Carron ha camminato insieme ai pellegrini nel 2008, in occasione del 30° Pellegrinaggio
In loro compagnia
Il Pellegrinaggio ha avuto dei grandi padri e compagni di cammino.
La vita diventa grande seguendo autorità vere.