Mi chiamo Sergio e faccio parte della parrocchia S.Maria delle Vergini di Macerata.
La testimonianza che porto stasera non è altro se non la storia della nostra chiesa che, nei secoli, ha vissuto e tuttora vive una sorta di gemellaggio con la basilica di Loreto: entrambe sono state costruite per proteggere un simbolo di profonda e incrollabile devozione alla nostra Mamma Celeste, che perdura forte e solida nei secoli.
Il 10 aprile 1548, martedì di Pasqua, infatti, mentre si procedeva con i lavori di costruzione di una cappellina, la Vergine Maria apparve ad una bambina, di nome Bernardina di Bonino, e le chiese di comunicare ai cittadini che, nel giorno di sabato, delle giovanette avrebbero dovuto compiere processioni di penitenza e digiuni in riparazione dei peccati della città.
Da quel momento sembrò scendere dal cielo una pioggia di grazie, che portò a decidere di costruire una chiesa più grande, che servisse a contenere e proteggere la cappellina stessa.
Oggi, come allora, la Madonna delle Vergini continua a ricolmarci della sua grazia. Noi la sentiamo vicina prima di tutto come comunità: benché il sisma del 2016 ci abbia privato delle mura, ci sentiamo protetti dal suo manto di misericordia raffigurato nell'affresco che la nostra chiesa martoriata conserva, ma la sentiamo vicina anche nelle vicende personali di molti di noi, me compreso che, per ragioni e vicissitudini diverse, abbiamo ricevuto la Lei molto più di quanto avremmo potuto sperare e meritare.