LORETO - Una delle cose più suggestive del Pellegrinaggio Macerata-Loreto, che arriverà domattina davanti alla Santa Casa, sono le centinaia di richieste di grazie, spirituali e materiali, che vengono fatte proprie da tutti, senza che la loro nascosta origine costituisca un problema. Quest'anno un'intenzione di preghiera è giunta anche dalla Cina. Da Pechino si chiede di pregare perché il popolo cinese possa arrivare a Cristo, lungo la strada aperta da Matteo Ricci, il gesuita maceratese che oltre 400 anni fa sbarcò in Cina. Anche con queste intenzioni, il Pellegrinaggio, promosso per 26 anni da Cl, si conferma un grande gesto cattolico, universale. Gesto universale che, però, non perde di vista la situazioni particolare del nostro Paese, «dove c'è bisogno - diceva ieri don Giancarlo, ideatore del cammino e oggi vescovo di Fabriano - che i rapporti tra la gente tornino ad essere magnanimi». Acquista, così, un grande valore il dono, del vescovo di Lourdes, Perrier, di un pezzo di roccia della grotta di Massabielle, dove nel 1858 apparve la Madonna. «Un invito a fondare tutto sulla roccia di Cristo - ha commentato don Giancarlo - attraverso Maria, che, dice il poeta Dante, è fontana vivace di speranza per tutti gli uomini». Il Pellegrinaggio (stadio Helvia Recina aperto alle 18) inizierà alle 21 con collegamento video con Lourdes. Quindi la messa del cardinal Martino, appena giunta da Assisi la fiaccola della pace. Fra gli ospiti, i vertici nazionali dell'Ac: Paola Bignardi e Francesco Lambiasi, Andrea Angeli, portavoce Onu in Iraq, don Bensi e Carla Beci, vedova di un caduto a Nassiryah, l'allenatore della Sicc Jesi Gigio Gresta. Si arriverà domani alle 6.30. Una curiosità: è di Filottrano il più anziano dei 40 mila pellegrini che questa notte si metteranno in cammino per Loreto. Anzi, si tratta di una pellegrina: è la signora Fiorina, che ha 90 anni e giura che non le importa che tempo farà.