Giovanni Paolo II accenderà la "fiaccola della pace"
Il Pellegrinaggio da Macerata a Loreto, proposto da Cl, intende porsi ancora una volta come gesto di "preghiera e di penitenza, per invocare da Cristo il dono della sua pace...". Sono parole del Papa che il "Comitato Pellegrinaggio a piedi a Loreto" vuole raccogliere e rilanciare al mondo intero, chiedendo alla Vergine lauretana, Regina della pace, quest'immenso dono da tutti tanto desiderato. E tante sono state le testimonianze, durante tutte le passate edizioni del Pellegrinaggio, che hanno levato la loro voce per la pace in Italia e nel mondo. Accanto ad esso ha preso vita l'iniziativa della "Fiaccola della Pace" che, nel tempo, è divenuta anche un'istituzione spettacolare: i podisti di varie società sportive maceratesi portano di corsa la Fiaccola da Roma a Macerata, per poi proseguire alla volta di Loreto. Ma l'evento ha assunto un suo significato profondo che rappresenta l'impegno di ogni cristiano a portare la pace nel mondo. Non a caso proprio il Santo Padre, Giovanni Paolo II, ha voluto in questi ultimi anni accendere la Fiaccola personalmente, a Roma, e l'avvenimento si ripeterà anche quest'anno in occasione dell'Udienza papale del 2 giugno dove saranno presenti i maratoneti e una rappresentanza del Comitato. Sabato 5 giugno, giorno di partenza del Pellegrinaggio, lo stesso pontefice si recherà in Svizzera per incontrare migliaia di giovani: durante "la Macerata-Loreto" si pregherà anche per il Santo Padre e sarà un gesto di comunione reale con lui e con tutti quei giovani che desiderano un mondo di pace. Domenica 6 giugno, all'arrivo a Loreto tutti i Pellegrini, insieme alle autorità ecclesiastiche, civili e militari che saranno presenti, reciteranno una preghiera speciale: quella scritta da S. E. il cardinal Renato Raffaele Martino, presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace che presiederà la celebrazione eucaristica la sera di sabato allo Stadio Helvia Recina.