Sabato la trentesima edizione del pellegrinaggio. Atteso anche Magdi Allam
Un popolo nella notte. Lo ha chiamato così nel suo libro, con un titolo felice, il giornalista Giorgio Paolucci. Quel popolo che sabato prossimo percorrerà la via che porta a Maria, che affronterà con goia i 27 chilometri che separano Macerata da Loreto, percorrendo strade che profumano di grano, ai bordi delle quali una folla festosa lo accoglierà e incoraggerà. La solitudine non appartiene al pellegrino, e la notte diventa un luogo di conoscenza e di grande attesa. Tema del pellegrinaggio di quest'anno è una frase di don Luigi Giussani: «Il vero protagonista della storia è il mendicante». La spiega bene monsignor Claudio Giuliodori, vescovo di Macerata: «Ci sono persone che sono in difficoltà, nel buio, quindi vanno mendicando luce e sostegno. In questo cammino ci rendiamo conto che qualcuno è insieme a noi ed è il Grande Mendicante della storia che per farci capire la bellezza dell'amore ce lo dona in modo sovrabbondante. Gesù Cristo è il mendicante che si fa carico di ogni nostra domanda e ci dà risposte vere».
Il pellegrinaggio Macerata-Loreto, edizione trentesima, proposto da Comunione e Liberazione d'intesa con la diocesi di Macerata, partirà alle 22 di sabato dallo stadio Helvia Recina, dopo la celebrazione eucaristica presieduta dal cardinal Angelo Bagnasco, presidente della Cei. Tornerà il giornalista Magdi Allam e si attendono almeno le presenze dello scorso anno, vale a dire 65 mila pellegrini. Ermanno Calzolaio, direttore del Comitato Pellegrinaggio, annuncia iscrizioni dalla Croazia, dalla Svizzera, prenotazioni di pullman quasi raddoppiate da ogni parte d'Italia. Ad aprire il cammino ci sarà monsignor Giancarlo Vecerrica, che 30 anni fa, quando era professore di religione al liceo classico di Macerata, iniziò il grande percorso con un pugno di studenti per ringraziare la Madonna dell'anno scolastico appena concluso. Al suo fianco monsignor Giuliodori, e probabilmente qualche altro vescovo marchigiano. Il pellegrinaggio è sostenuto dal Comune e dalla Provincia di Macerata. Sarà un'edizione in cui verranno ricordati molti amici scomparsi di recente, come spiega la presidente del Comitato Pellegrinaggio, Paola Olivelli; «Chiara Lubich che ci ha sempre seguito con la preghiera, don Oreste Benzi che ci ha raggiunto per diversi anni a metà della notte, il cantautore Claudio Chieffo, che si è ispirato al pellegrinaggio per "La preghiera a Maria" che è un po' il nostro inno, e monsignor Gianni Danzi, che ci ha accolto a Loreto e ha camminato con noi per tante edizioni». Intanto oggi "la fiaccola della pace" viene accesa da Papa Benedetto XVI, dopo l'udienza a cui partecipa una delegazione del Comitato Pellegrinaggio, per arrivare sabato a Macerata.
Notevole è la parte organizzativa, di cui si occupa Massimo Orselli: «Sono coinvolti 1500 volontari delle Marche, ma anche dall'Abruzzo e dal Molise».