Se mi chiedessero di definire l’atmosfera di Macerata nel giorno della partenza del pellegrinaggio Macerata – Loreto, direi “raccoglimento”. E’ questa la sensazione che si avverte a Macerata sul far della sera, quando tutto porta verso lo stadio Helvia Recina da cui il pellegrinaggio parte. Tutto conduce verso questo luogo dal nome che ricorda antiche vestigia. Lì si dirigono gli autobus, li va la fiumana di gente per ascoltare la messa e poi partire, zaino in spalla e vivere l’allegria della fede, che non è baldoria e caos, ma senso, ordine e luce.
Quest’anno il 12 giugno 2010, alle 20,30, sarà il Cardinale Carlo Caffarra a celebrare la messa.
Il Cardinale interrogandosi sul senso per cui 80mila fedeli decidono di partire all’imbrunire per fare poi 30 chilometri a piedi e giungere a Loreto, dice che il pellegrinaggio, metafora della vita, ha una metà “sperata e desiderata”, così come la vita del cristiano, che è un cammino verso un traguardo.
Oggi, con la trasmutazione di tutti i valori si cerca di vivere qui e ora, dimentichi del senso della vita, in uno stato che è più un’ebbrezza, che non dice sì all’esistere, ma tende a fare obliare la vita stessa. Alcol, droghe, stordimento per molti equivale al divertirsi, al dis vertere, al volgersi altrove, smarrendo il senso, negandolo, per cui l’esistere diventa rinuncia dell’essenza stessa della vita. Ma ancora molti giovani vogliono vivere a fondo l’esistenza avuta in dono e ascoltare la voce del cuore.
La voce del cuore, secondo il cardinale Caffarra, continua a dire le parole che anche Agostino diceva: “ci hai fatti per te, Signore, ed io sono inquieto fin che non riposo in te”.
Quella di quest’anno sarà la 32° edizione del pellegrinaggio, un evento, nato da un gruppo di studenti che col loro insegnante di religione, decenni fa partirono, alla fine dell’anno scolastico. Il pellegrinaggio è poi cresciuto nel tempo e attualmente attira gente da ogni parte dell’Italia e talora pure del mondo.
Il percorso è sempre lo stesso. Il pellegrinaggio parte alle 22.30, dopo la messa, dallo stadio Helvia Recina e i pellegrini si incamminano nella notte alla volta di Loreto. Durante il cammino preghiere, canti, letture, testimonianze.
Verso mezzanotte a Sambucheto è prevista la prima tappa per l’Adorazione Eucaristica davanti alla chiesa di Santa Teresa del Bambin Gesù.
A San Firmano i pellegrini riceveranno le fiaccole che accompagneranno il loro cammino fino all’alba. Si formerà un suggestivo “serpentone” luminoso.
In località Becerica ci saranno luci e fuochi d’artificio. A Chiarino, i pellegrini si rifocilleranno con la colazione (thè, caffè e dolci). Poi sarà un susseguirsi di salite e discese fino a Loreto. Durante questa ultima parte del tragitto si reciterà l’Angelus e la Costabianca ci si scambierà la pace.
A Loreto, l’arrivo è previsto per le 6.00. Nella Piazza della Madonna i pellegrini deporranno i foglietti con le intenzioni di preghiera nel braciere, “per elevarle al Cielo”. Chi non potrà partecipare al pellegrinaggio può inviare anche on line le proprie intenzioni di preghiera, che saranno bruciate ed elevate al cielo insieme alle altre.