- Intervista con mons. Giancarlo Vecerrica -
Con la Santa Messa presieduta dal cardinale Angelo Scola, patriarca di Venezia, nello Stadio Helvia Recina di Macerata, prende il via questa sera il XXVII pellegrinaggio a piedi da Macerata a Loreto, promosso da Comunione e Liberazione. Il percorso si snoda nella notte per 26 chilometri tra canti e preghiere, per culminare intorno alle 6.30 del mattino con l’atto di affidamento alla Vergine nella Basilica Lauretana. Quest’anno l’evento è dedicato a Giovanni Paolo II e a Don Giussani, il fondatore del Movimento ecclesiale di Comunione e Liberazione. Ma cosa conserva il cammino odierno dell’antica devozione mariana da cui è nato? Lo spiega al microfono di Gabriella Ceraso l’ideatore del pellegrinaggio mons. Giancarlo Vecerrica, vescovo di Macerata:
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R. – Conserva il desiderio di poter vivere i fatti della vita con una tensione ideale. E oggi è ancora più urgente di ieri, perché questo relativismo di cui ha parlato Benedetto XVI è sempre più concreto ed evidente e le prime vittime sono i giovani. I pellegrinaggio vuole ridestare il desiderio della verità, della bellezza, il desiderio dell’incontro con Dio su questa terra.
D.– Due figure chiave: quest’anno voi affiancate Giovanni Paolo II e don Giussani, con due frasi molto significative del loro modo di pensare. Ce le spiega?
R. – Giovanni Paolo II può essere definito dal suo primo annuncio alla Messa di inizio Pontificato: “Non abbiate paura! Spalancate la porte a Cristo”. Questo oggi è l’annuncio più necessario per tutti, in modo particolare per i giovani, perché non basta parlare di ideali, occorre che l’ideale sia una persona, una presenza viva e che renda possibile l’impossibile. Di don Giussani ricordiamo l’invocazione “O Madonna, sei la nostra sicurezza”. Se non c’è qualcuno che ci indica chi è Cristo e dove è Cristo, è come se ci mancasse tutto. Perciò la Madonna è la strada per poter incontrare il senso della vita su questa terra.
D. – Anche quest’anno il tema è legato a quella della Giornata mondiale della gioventù di Colonia: “Siamo venuti per adorarlo”…
R. – Ogni anno scegliamo come tema quello della giornata mondiale della gioventù. Quest’anno il tema è bellissimo perché riporta Cristo al centro della vita. Perciò anche quest’anno noi ci leghiamo alla Giornata mondiale dei giovani in modo particolare con la fiaccola della pace del pellegrinaggio che è stata benedetta dal Papa a Bari, al Congresso eucaristico, e che poi viene portata allo stadio di Macerata e quindi a Loreto e poi percorrerà, portata dai podisti le strade di Colonia.