L'udienza è uno dei simboli della manifestazione che dal Lazio sarà portata in città dagli atleti
«Oggi» - dice Paolo Cesanelli, coordinatore degli eventi legati alla fiaccola - «saremo da Benedetto XVI, che accenderà la fiaccola della Pace». La fiaccola sarà portata a piedi da un gruppo di atleti e attraverserà Lazio, Umbria e Marche per giungere sabato sera all'Helvia Recina. L'iniziativa è stata presentata in conferenza stampa, presente anche il vescovo Claudio Giuliodori. «Questo tragitto nella notte» - dice il vescovo di Macerata - «che a Dio piacendo effettuerò anche quest'anno, offre a tutti il modo di far fronte alla vita con coraggio. Durante il cammino si prega per affrontare i drammi della storia, nella certezza che Maria è colei che ci presenta la Speranza nel volto del Signore Risorto».
E ancora. «Un evento di risonanza europea» - dice l'assessore Giovanni Di Geronimo - «che raccoglie adesioni di persone e personaggi del mondo cattolico e no».
«Per noi questi 30 anni di pellegrinaggio non sono una semplice celebrazione» - afferma Ermanno Calzolaio, direttore del Comitato del Pellegrinaggio - «ma un porsi la domanda "cosa fa muovere tutte queste persone?". La risposta che ci siamo dati è che tutto ciò di cui il mondo non parla trova eco nel pellegrinaggio. Noi non organizziamo questo evento, cerchiamo solo di curarlo e di seguire tutti i particolari. È evidente che tutto questo è oggettivamente l'opera di qualcun altro».
«Il pellegrinaggio è la più grande manifestazione di popolo» - sottolinea Giulio Silenzi - «che la regione ricordi; ciò dà visibilità alla nostra terra. È un'esperienza che invito tutti a fare, perché si vive una positività che non si respira durante la quotidianità».