Più di trecento pesaresi, in gran parte giovani, hanno partecipato al 27° Pellegrinaggio a piedi Macerata-Loreto proposto da Comunione e Liberazione. Sono partiti da Pesaro, sabato pomeriggio alle 17 sei pulmann e tante automobili per raggiungere lo stadio di Macerata dove intorno alle 21 il patriarca di Venezia, monsignor Scola, ha celebrato la messa. Poi una catena umana di un chilometro, con circa 70 mila persone, fra cui tanti “Papa boys” e intere famiglie provenienti da ogni parte d’Italia e dall’estero, si è messa in marcia alle 23 per la Basilica di Loreto.
«Ho partecipato anche quest’anno al Pellegrinaggio - racconta Falciasecca di Pesaro - perchè è un momento diverso da altri. Nell’omelia di monsignor Scola ho compreso ancor di più che significato ha oggi il Pellegrinaggio, che non è un semplice vagabondare per le strade, come furono gli anni della grande avventura della beat generation, ma un cercare, nel Pellegrinaggio, i valori morali e la propria identità. Mi è piaciuto molto anche l’intervento di Savino Pezzotta, segretario generale della Cisl, che ha evidenziato come ci sia necessità di manifestazioni come queste per ritrovare se stessi. Quest’anno i 27 chilometri del Pellegrinaggio sono stati percorsi con un itinerario diverso, perchè c’era un ponte inagibile. Ma le emozioni, con i canti, le fiaccolate e i fuochi d’artificio che accompagnavano la lunga coda umana guidata da un semplice crocifisso, sono state forti e coinvolgenti. Commoventi poi gli incontri con le persone dei paesini che incontravamo lungo l’itinerario. Tutti esponevano addobbi sacri, rosari, immagini della Madonna di Loreto e di papa Giovanni Paolo II, che era legato alla statua della Madonna nera».
«Lungo il percorso - continua il pellegrino pesarese - abbiamo avuto momenti di stanchezza, ma che poi sosno stati superati da un forte clima di partecipazione soprattutto di noi giovani. Poi l’arrivo alle 6,30 del mattino nella piazza della Basilica di Loreto dove c’era ad attenterci la statua della Madonna di Loreto. E a quel punto mi sono posto un interrogativo, che è poi stato di migliaia di persone che hanno partecipato alla marcia: perchè ho voluto fare questo Pellegrinaggio? E la risposta è venuta dal cuore di fronte all’immagine della Madonna di Loreto. Ognuno di noi chiede un aiuto e il conforto alla Madonna e questa grandiosa partecipazione spirituale è la testimonianza della devozione nei confronti della Madonna di Loreto».
Migliaia di bigliettini sono stati depositi in una cassetta ai piedi della statua mariana e dopo alcuni momenti di preghiera i fedeli hanno ripreso la via del ritorno.