Una mostra ispirata dai pellegrini
Aprirà i battenti domani, a Macerata, la mostra d'arte contemporanea internazionale dal titolo "Pellegrini, non vagabondi! In itinere". Le opere in mostra sono state ispirate da un tradizionale gesto religioso: il pellegrinaggio a piedi da Macerata a Loreto. L'arte diventa quindi evento centrale del XXVI pellegrinaggio in quanto gli artisti, "vagabondi" per antonomasia, accettano di farsi "pellegrini" e diventano forza viatoria trascinante verso l'oltre: ciascuno presenta ciò che lo muove, ed è accolto per com'è, senza omologazioni o forzature, e ogni pellegrino coglierà uno sprazzo di luce per procedere nel proprio cammino. È novità di quest'evento nell'evento, poi, che giovani artisti locali si ritrovino insieme ad artisti di chiara fama nazionale ed internazionale, sostenuti dalla generosità di docenti universitari e d'Accademia, che hanno accettato l'invito del "Comitato pellegrinaggio" a coinvolgersi. La mostra ha il patrocinio della presidenza del Consiglio dei Ministri, della Giunta regionale Marche, del Comune di Macerata, del Comune di Loreto, del ministero della Pubblica Istruzione ufficio scolastico regionale Marche, dell'Accademia di Belle Arti di Macerata. Questo l'elenco completo degli artisti partecipanti: Agar Alessia Barboni, Franca Bernardi, Rachele Biaggi, Ewa Blaszak, Lorenzo Bruno, Lorella Bolognini, Sandra Carassai, Valeria Ciaffi, Anna Cognigni, Fausto Copparo, Silvio Craia, Isabella Crucianelli, Sandro Fabbri, Manuela Filippa, Pina Fiori, Letizia Fornasieri, Eric Gallmetzer, Giovanni Gardini, Carlo Iacomucci, Massimo Lippi, Marzia Luchetti, Pier Paolo Marcaccio, Loretta Marozzi, Giuditta Messi, Maya Nagy, Enzo Orti, Giuseppina Pasquali, Chiara Pasquetti, Alessandra Pennini, Eleda Pettinelli, Stefania Pignatelli, Alessia Porfiri, Lara Quatrini, Nino Ricci, Nazareno Rocchetti, Marko Ivan Rupnik, Alfredo Saino, Fausto Satta, Giovanni Scagnoli, Ivana Spinelli, Lucia Stefanetti, Cecilia Tamburrini, Riccardo Tonti, Stefano Tonti, Renzo Tortelli, Gianluca Vinci, Franco Zingaretti, Giovanni Zoda.