Il cardinal Ruini: "Continuate a vivere tutti i giorni nel segno dei valori che questa esperienza comporta"
Appello di Comastri per la pace e la famiglia.
Cinquantamila in marcia da Macerata a Loreto
Il pellegrinaggio della vita
Il ministro Buttiglione: "Questi giovani sono portatori di ideali"
LORETO - Un bagno di folla che non smette mai di suggestionare. La gioia dell'arrivo alla casa della Madonna dopo una notte in cammino. Il percorso della fede che nella notte è divenuto concreto e tangibile. Lungo oltre 30 chilometri di strada, da Macerata a Loreto. Trentamila alla partenza, cinquantamila all'arrivo. Tante personalità - tra le altre il ministro Rocco Buttiglione e il presidente della Provincia Enzo Giancarli - ma soprattutto facce comuni. Provenienti da tutta Italia. Per ripetere quel piccolo miracolo nato 25 anni fa e divenuto un appuntamento da non perdere per un numero crecsente di fedeli. "Vengono al pellegrinaggio - ha detto Buttiglione - per cercare una conferma ai loro ideali e per trovare un pò di amore cristiano. Il loro cuore è cristallino come sempre, sono gli adulti che debbono dare loro il vero amore, quello che essi cercano in una manifestazione come il pellegrinaggio". Alle sei la piazza di Loreto è già affollata. Persone guardano impazienti gli orologi, mentre alcuni pellegrini dall'aria stanca siedono ai piedi della fontana del Maderno. Sono quelli che non ce l'hanno fatta, tristi in viso per non aver potuto concludere un'impresa a cui tanto tenevano. "Motivi di salute ci hanno impedito di proseguire - spiegano alcune signore di mezza età - e così siamo arrivate con i mezzi messi a disposizione dall'organizzazione". Passano pochissimi minuti ed i canti ormai tradizionali del Pellegrinaggio echeggiano in tutta la Piazza. Eccoli i pellegrini, accolti dal sindaco Moreno Pieroni, il vice sindaco Paolo Niccoletti, l'arcivescovo Angelo Comastri e naturalmente Lei, la suggestiva statua della Madonnina, trasportata con amore dagli avieri dall'Aeronautica Militare di Loreto. Continuano a cantare ed a battere le mani, accaldati nei visi segnati dall'afa anomala di questi giorni. Persone di tutte le età, con cartelli che nominano città di tutta Italia ed alcuni anche di parrocchie svizzere. Molti, moltissimi i giovani, che stringono il rosario e sorridono. Si sistemano come possono, la piazza è gremita ed il flusso di arrivi sembra non aver mai fine. In silenzio ascoltano le parole dell'arcivescovo Comastri, che si appella a valori semplici ma importanti, quali la famiglia e la pace, e ricorda la testimonianza di Giuliana, la coraggiosa moglie di Carlo Urbani. Segue l'accorato discorso del cardinal Camillo Ruini. "Si chiude - dice - questo viaggio ma non il pellegrinaggio della vita, continuate a camminare nel segno dei valori che oggi abbiamo menzionato".