Intervista a Padre Fabrizio Meroni: «Il pellegrinaggio mariano è movimento della fede, animato dalla presenza materna e sostenuto dall’esempio di Maria»
Battezzati e inviati: la Chiesa di Cristo in missione nel mondo è il tema proposto da Papa Francesco per il Mese Missionario Straordinario indetto per il prossimo ottobre. Il Pellegrinaggio Macerata-Loreto invita tutti a pregare per questo evento. Abbiamo chiesto a Padre Fabrizio Meroni, Segretario Generale della Pontificia Unione Missionaria (PUM), Direttore del Centro Internazionale di Animazione Missionaria (CIAM) e Direttore dell'Agenzia Fides, di aiutarci a comprendere il significato e le attese legati a questa importante iniziativa.
Qual è secondo lei il vero significato del tema scelto da Papa Francesco, Battezzati e inviati?
Si tratta di mettere al centro della nostra vita cristiana, della nostra vita come Chiesa, il battesimo e la fede come incontro personale e sempre più profondo con Gesù Cristo. La missione è spinta in uscita proveniente da questa profonda amicizia di comunione con Gesù crocifisso e risorto. Questa amicizia con lui è la Chiesa degli Apostoli. La missione pone la Chiesa in stato di permanente desiderio di pregare e agire per la salvezza del mondo intero. Siamo spinti fuori nel mondo dallo Spirito Santo. La famiglia fondata sul matrimonio sacramentale e il lavoro rappresentano gli ambiti secolari primari ed ordinari della missione della Chiesa. La vocazione di ciascuno è chiamata alla trasformazione del mondo in Cristo.
Da quale desiderio nasce e verso quale consapevolezza il Papa intende accompagnarci?
La celebrazione dei 100 anni della Maximum illud, un’importante Lettera Apostolica sulla missione della Chiesa di Papa Benedetto XV (30 novembre 1919), ha convinto Papa Francesco della provvidenziale opportunità di pregare, riflettere e testimoniare insieme affinché la Chiesa si senta sempre più in stato di missione nel mondo. Rinnovare evangelicamente la missione, farla diventare il paradigma di tutto quello che siamo e facciamo come discepoli missionari di Gesù Cristo, riaccendere l’ardore e la passione per Gesù e la sua missione nel mondo rappresentano il desiderio del Santo Padre Papa Francesco per questo Mese Missionario Straordinario Ottobre 2019. I santi della fede, i martiri della missione, i testimoni sono nostri compagni di cammino e nostri intercessori per la missione.
Come il Pellegrinaggio Macerata-Loreto del prossimo 8 giugno può essere una esperienza che aiuta anche a conoscere e prendere a cuore la preoccupazione del Papa verso ogni battezzato?
Il pellegrinaggio mariano è anzitutto movimento della fede animato dalla presenza materna e sostenuto dall’esempio della missione di Maria in mezzo all’umanità. Mettersi in movimento a causa della propria fede, mettersi in cammino spinti dall’amore per Gesù e per l’umanità bisognosa di salvezza manifestano nella forma della preghiera e del sacrificio ciò che la missione fa vivere costantemente a tutta la Chiesa. Se uno ama ed è amato, come la Madonna, si mette in movimento, crea relazioni, cerca l’altro, è riempito dalla gioia di poterlo incontrare, di poter pregare per lui e con lui. Il movimento della missione significato dal pellegrinaggio ci fa essere vera Chiesa nel mondo, a servizio della sua salvezza e della nostra conversione. Ci muoviamo verso il destino comune dell’amore di Gesù che ci salva per la vita eterna, che ci invia costantemente in missione preoccupati per il destino di ciascuno e la salvezza di tutti.
Al termine del Pellegrinaggio, a Loreto, l’Arcivescovo Mons. Giovanni Pietro Dal Toso, Segretario della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, affiderà il mandato missionario a tutti i pellegrini, insieme a un crocifisso, rendendoli così discepoli missionari del Papa.