Succede ogni anno, di questa stagione, da oltre trent’anni: migliaia di persone, di tutte le età, provenienti da tutt’Italia e anche dall’estero, ripetono un gesto antichissimo, che oggi sorprende, perché, alla luce della cultura contemporanea, sembra del tutto incomprensibile. Ore e ore di marcia, nella notte, cantando e pregando, macinando i chilometri che dividono Macerata da Loreto. Chi sono? Perché lo fanno? Che senso ha partecipare ad un pellegrinaggio? Eppure, le risposte devono essere convincenti, se ogni anno, e non solo in questo meraviglio angolo delle Marche, si ripete. Il pellegrinaggio, anzi, sta riacquistando tutta la sua capacità “attrattiva” e coinvolge sempre più molti giovani.
In ogni caso, sta per partire l’edizione 2010 di quello tra Macerata e Loreto, giunto alla XXXII edizione. Si inizia domani alle ore 20.30, con la Santa Messa tradizionale, officiata quest’anno dall'arcivescovo di Bologna, il cardinale Carlo Caffarra e concelebrata da dieci vescovi delle Marche, oltre al vescovo di Chia (Colombia) Hector Cubillos. In aumento fino all'ultimo il numero dei pullman, provenienti da ogni parte d'Italia: ieri è arrivata la prenotazione di 8 pullman da Rimini. A Mondiali di Calcio iniziati anche la Nazionale di Marcello Lippi ha voluto inviare un messaggio di affetto e di amicizia ai tanti partecipanti al Pellegrinaggio: "Saremo idealmente con voi in questo cammino che si svolge di notte ma che è pieno di luce e di speranza".
Tra i messaggi pervenuti anche quello del Patriarca di Venezia, cardinale Angelo Scola: "Attraverso questo gesto ci affidiamo alla Vergine perché ci accompagni nella scoperta della nostra umanità, che si compie pienamente in Cristo. Allora potremo far nostre le belle parole di San Teofilo di Antiochia da Voi scelte quest'anno come viatico: Mostrami prima l'uomo che è in te, e poi io ti mostrerò il mio Dio". Confermata l’iniziativa di solidarietà per sostenere, durante l’arrivo a Loreto, i lavori di restauro della Santa Casa di Maria, a Nazareth, dopo la preghiera espressa dal Custode di Terra Santa Pierbattista Pizzaballa. "La casa della santa Famiglia ha scritto nel suo messaggio, la casa di Maria, la casa in cui Dio - per il sì della fanciulla di Nazareth - si è fatto uomo, ed ha voluto crescere, e anche simbolo della Casa cui ognuno di noi ha bisogno di tornare, per ricordare, riposare e partire, e ripartire ogni volta con rinnovata volontà. E' fare esperienza di stabilità, di serenità di rapporti".
Il Pellegrinaggio inizierà con un "Pre-gesto" con canti di accoglienza per i pellegrini (canti tradizionali e tipici del Pellegrinaggio). E ci saranno Rose Busingye, del Meeting Point International – la donna che dedica la sua esistenza ad aiutare i malati di Aids in Africa e che con il Meeting Point ha fatto nascere la speranza di una nuova vita per tante donne e bambini - e Claudia Koll.