Cinquantamila in marcia nella notte
MACERATA - Sono partiti in 20 mila, dallo stadio Helvia Recina e stamattina, sono attesi in quasi 50 mila alla Basilica di Loreto. La partecipazione massiccia, tantissimi i giovani, ha visto, anche quest'anno, la presenza di stranieri. Ci sono francesi di Lourdes, come Miriana, 31 anni, venuta a "reclutare" volontari per la grotta di Massabielle, oppure polacchi, come Eva ed Arek, di Lublino, venuti a mettere sotto la protezione della Madonna il loro futuro matrimonio (si sposeranno a settembre). E poi Josif Volkov, 35enne neuropsichiatria di Novosibirsk (Russia), che ha conosciuto il Pellegrinaggio attraverso gli amici di Cl incontrati 10 anni fa nella sua città. «In Russia - ha detto - dopo 70 anni di comunismo non abbiamo espressioni religiose così grandi e belle». Fra le testimonianze, quella di Andrea Angeli, portavoce della coalizione, che tornerà in Iraq domani. Angeli, prudente e preoccupato, conversando con i giornalisti ha detto che a Nassirja il clima è cambiato dai primi di aprile, dopo la battaglia dei ponti. C'è stata una recrudescenza della violenza forse in vista dell'insediamento del nuovo governo iracheno. Angeli ha detto che, qualunque cosa si pensi sul restare o meno, «quel che non deve finire è lo spirito di solidarietà». Da New York è venuto un italiano di Pesaro, Riro Maniscalco, che ha raccontato del suo amico il maggiore Jones, reclutatore dell'esercito Usa, che deve affrontare il dolore delle famiglie dei caduti, alle quali va a comunicare la morte dei loro ragazzi in Iraq o in Afghanistan. «Una croce così grande - ha scritto Jones a Riro - posso solo offrirla a Cristo». Dopo la messa, alpini marchigiani in testa (amici di don Giancarlo) si è partiti. Con la benedizione autografa del Papa, il saluto del presidente Ciampi e l'invito caloroso («Seguite chi onora Cristo, chi ama Sua Madre») del fondatore di Cl, Luigi Giussani.