Il Pellegrinaggio ha un fondatore, don Giancarlo. Ma il fondatore ha due padri: don Giussani e Giovanni Paolo II, entrambi scomparsi quest'anno ed entrambi, da vivi come da morti, protagonisti di un grande movimento di popolo. La gratitudine per la doppia paternità, di don Giancarlo e quindi dello stesso Pellegrinaggio, è la cifra di questa 27a edizione, come ha tenuto a precisare ieri mattina in una conferenza stampa il dottor Ermanno Calzolaio, che della manifestazione è il direttore ormai da alcuni anni. Per questo, stavolta, accanto al libretto-guida del cammino, i pellegrini avranno anche un altro libricino: una pubblicazione con molte foto a colori, nella quale figurano i due padri e quanto essi hanno detto di questo evento fuori del comune. L'eccezionalità del Pellegrinaggio, sempre ieri, è stata sottolineata anche dal presidente della Provincia, Giulio Silenzi, che quest'anno se lo farà tutto a piedi, insieme al presidente del Consiglio provinciale Giancarli. Per Silenzi, si tratta «di un'eccellenza, di uno degli eventi di popolo più grandi della nostra provincia, vero tratto dell'identità della nostra gente». E anche di «un palcoscenico mondiale per la nostra terra, che l'anno prossimo dovremo sfruttare meglio», se non altro per evitare che pellegrini da fuori si chiedano "Macerata? E dov'è?". Il vescovo Luigi Conti ha detto che «un gesto come questo non è mai ripetitivo, perché in esso, come mi dicono tanti giovani, alla fine accade sempre qualcosa».
Dopo il saluto del vicesindaco Lorenzo Marconi, sono stati forniti alcuni dati e qualche curiosità. Il Pellegrinaggio 2004 (duecentomila euro di spesa, recuperati fra sponsor ed offerte) ha visto scendere per Montereale 50 mila persone. Quest'anno saranno altrettante, da tutta Europa (c'è stata pure una telefonata dall'Australia). E a tutte verrà data una bustina di zucchero, anche se il vescovo Conti avrebbe visto meglio un po' di cioccolata. Il sito (www.Pellegrinaggio.org) ha ricevuto migliaia di contatti. Per non parlare delle telefonate più diverse: una coppia di sposi, conosciutisi al Pellegrinaggio, che celebrerà il proprio anniversario sabato in cammino oppure una nonna di Matelica, 84 anni, che si è fatta tutte e 26 le precedenti edizioni. All'Helvia Recina, per il buon viaggio, l'attore Sandro Lombardi leggerà la preghiera alla Vergine di Dante e il tenore Francesco Zingariello canterà l'aria più appropriata: il "Nessun dorma" dalla Turandot di Puccini. Si pregherà per la vita e anche per la liberazione di Clementina. Speriamo le porti bene come, l'anno scorso, portò bene a Maurizio Agliana, per il quale pure si pregò e che venne liberato due giorni dopo il Pellegrinaggio.