Anche quest’anno oltre 80.000… E ogni anno, o per inviti a catena o per osmosi, i numeri lievitano. Di pullman, per esempio, ne sono arrivati 250, pieni di gente semplice ma coraggiosa (fino a 90 anni), pronta ad affrontare i 27 chilometri che separano Macerata da Loreto. Ciascuno porta con sé migliaia di intenzioni che la Madonna da sempre esaudisce. Nell’altro versante, e con la stessa voglia di partecipare, c’è la “cornice” del Pellegrinaggio che in realtà è la vera colonna portante di tutto il gesto: volontari, attrezzature, materiali, servizi, decorazioni, ecc. ordinati ad arte per un’accoglienza calorosa. L’imperativo di quest’anno? Impegnarsi per quello di cui c’è bisogno, senza strafare.
Partiamo dalla Messa, alla quale, oltre al coro composto da un centinaio di elementi, hanno partecipato circa 90 sacerdoti e ministri straordinari dell’Eucarestia, distribuendo più di 17.000 ostie. Inizia il cammino: ad accompagnare i pellegrini 400 casacche arancioni del servizio d’ordine provenienti da Marche, Abruzzo, Romagna e Lombardia. Attenzione anche ai numeri dell’indispensabile servizio sanitario: 65 ambulanze con 400 volontari e una trentina di medici da mezza Italia, operativi tutta la notte tra le numerose postazioni mobili e le 9 fisse piazzate a Macerata, Loreto, Chiarino e Costa Bianca, grazie soprattutto alla poderosa partecipazione della Croce Rossa, dell’ANPAS e dell’UNITALSI (che per l’occasione ha messo a disposizione un pullman equipaggiato con 30 posti letto). Non ci sono stati infortuni veri e propri ma più che altro “problemini”: 12 ricoverati, 11 dei quali dimessi solo dopo qualche ora di osservazione. Quelli che non ce l’hanno fatta a continuare a piedi, invece, hanno potuto usufruire dei preziosi pulmini (30) che li hanno caricati e trasportati fino a Loreto.
La preghiera e i canti, il motore e la benzina del cammino, hanno raggiunto tutto il cordone grazie alle 200 centraline di amplificazione (si parla di 400 altoparlanti, 200 batterie, 3 trasmettitori e 16 furgoni per il trasporto dei materiali). Ecco l’alba, si giunge a Chiarino, mancano le ultime salite prima di Loreto: ad aiutare ed incoraggiare per l’ultimo tratto chi ancora resiste, 100 volontari ai banchetti distribuiscono come ogni anno la famosa colazione, dopo aver accuratamente preparato nei giorni precedenti più di 35.000 merendine, 10.700 bottigliette d’acqua, 18.000 bottigliette di tè e 700 chili di dolci!
Insomma, tanti numeri per un solo scopo: camminare insieme verso la Santa Casa, senza dare nulla per scontato.