MACERATA — «Fra i diritti scomodi dell’uomo moderno c’è in primissimo piano il diritto alla vita».
E’ chiaro, per il mondo cattolico, il messaggio del papa grande Karol Wojtyla, ripetuto fino all’ossessione. E monsignor Luigi Giussani, lo scorso anno in occasione del 26° Pellegrinaggio Macerata-Loreto, nella sua testimonianza inviata alle migliaia di ciellini, aggiunse che «tutto ciò che nasce, diventa essere di grazia».
Il pellegrinaggio dei 50 mila fedeli, partito ieri sera dallo stadio Helvia Recina alla volta della basilica della Madonna Nera di Loreto, è stato idealmente accompagnato da questi due padri spirituali del Cristianesimo moderno, Giovanni Paolo II e il fondatore di Comunione e Liberazione. Tra ciellini e papaboys, tra scouts e alpini e sacerdoti, anche il laico Giuliano Ferrara, «non credente», come si è definito, ma sulle stesse posizioni della Cei per l’astensione sul referendum per la procreazione assistita. Consultazione referendaria e pellegrinaggio si svolgono quasi in contemporanea. E’ una coincidenza, ma nessuno nega che la cosa carichi la marcia di ulteriori significati. «Andiamoci piano a fare previsioni sul quorum», predica Ferrara. Poi cambia registro e prosegue: «Anche se non sono credente bisogna riconoscere che abbiamo tutti un debito di eredità verso il cristianesimo e questo debito va saldato».
Tra le figure di spicco presenti al pellegrinaggio, anche il presidente di Indesit Company, Vittorio Merloni, assieme alla figlia Maria Paola, presidente degli industriali delle Marche. «E’ stata mia figlia a incoraggiarmi a venire. E’ emozionante. — spiega l’ex presidente nazionale di Confindustria —. Il più delle volte si guarda alla Chiesa e alla fede per chiedere, ci si dimentica di ringraziare. Qualche volta bisogna farlo. E io personalmente non posso che ringraziare il Signore». Come voterà al referendum il "re degli elettrodomestici"? «Andrò a votare sicuramente. Due sì ai primi due quesiti. Due no, agli ultimni».
Il neo presidente della Regione Marche Gianmario Spacca (Margherita) lancia un monito: «Stanotte molti di noi dovranno riflettere su questo referendum, ma sono sicuro che sotto la guida dello Spirito Santo agiranno per il meglio».
Per ultimo arriva trafelato, quasi di corsa, il segretario nazionale della Cisl Savino Pezzotta, anche lui per l’astensione. «Sono contento di essere qui e di assistere a questo bagno di gioventù e di fede. Anch’io mi incammino assieme con gli altri e certamente farò gran parte del percorso perché sono un gran camminatore». Poi la Santa Messa. L’omelia del cardinale Scola, patriarca di Venezia, s’incentra sulla vita, dal nascere al morire. «Siamo qui come mendicanti per ritrovare il senso della vita. Il pellegrinaggio è la più straordinaria metafora, il segno più concreto della vita dell’uomo».