Anche da Croazia e Svizzera alla Macerata-Loreto
Macerata - Un grande popolo, nella notte di sabato, partirà anche quest'anno, per il trentesimo anno, da Macerata verso Loreto. Una folla, che nel 1978 era composta da 300 ragazzi e che l'anno scorso è arrivata a raccogliere 65 mila persone, parlerà di un pellegrinaggio ormai consacrato alla Storia. «Un punto di riferimento per la vita ecclesiale, civile, culturale e sociale di tutta Europa». Così il vescovo di Macerata, Claudio Giuliodori, che ogni anno percorre quei 30 chilometri camminando con la Croce e la fiaccola della pace benedette da papa Benedetto XVI (a cui oggi una delegazione consegnerà il libro di Giorgio Paolucci “Un popolo nella notte”), ha presentato il pellegrinaggio da Macerata dalla Santa Casa. «Il valore, qui, è il camminare nella notte. Perché nella notte emergono i vissuti più faticosi e dolorosi dell'esperienza umana: durante il cammino facciamo memoria di tutti i drammi della storia per poi ricordare che c'è una meta, che Loreto è la speranza, che le incombenze della vita possono essere affrontate e vinte». «Ci siamo chiesti che cosa spinga questo fiume di persone a intraprendere questo viaggio - ha commentato Ermanno Calzolaio, organizzatore dell'evento - Non si tratta solo di celebrazione: tutto ciò di cui il mondo non ha bisogno trova eco nel pellegrinaggio. Da qui il tema di quest'anno: «Il vero protagonista della storia è il mendicante (parole di don Giussani)».
In questo viaggio, dedicato agli scomparsi don Oreste Benzi, monsignor Gianni Danzi, Chiara Lubich, Caludio Chieffo, cammineranno anche l'ideatore, monsignor Giancarlo Vecerrica, ora vescovo di Fabriano, e quasi tutti i vescovi delle Marche. Ospiti d'eccezione saranno don Juliàn Carròn, presidente di Comunione e Liberazione (la macchina organizzatrice), e il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, che presiederà la celebrazione eucaristica iniziale, allo stadio Helvia Recina alle 20.30, e che probabilmente attenderà anche l'arrivo dei pellegrini a Loreto. Poi ci saranno gli “amici” di sempre, come il giornalista Magdi Allam.
Un pellegrinaggio di numeri eccezionali: oltre i 65 mila partecipanti previsti anche per quest'anno, sono 120 i pullman in arrivo da tutta Italia ma anche dalla Croazia e dalla Svizzera e ben 25 mila i contatti al sito del pellegrinaggio nel solo mese di maggio. Novità di quest'anno saranno il palco allo stadio (più grande e coperto, sarà sotto la tribuna), l'amplificazione durante il corteo (con 28 postazioni dislocate lungo tutto il percorso), e il servizio navetta gratuito che accompagnerà i pellegrini, ogni mezz'ora, dalle 15.30, dalla stazione di Macerata allo stadio. «Questo grande popolo in cammino - ha concluso il presidente della Provincia di Macerata, Giulio Silenzi - non potrà non farci pensare, a 400 anni dalla morte, al grande cammino di padre Matteo Ricci e ai valori che ci contraddistinguono: l'accoglienza, la fratellanza, la pace».