Tanti erano i fedeli che hanno partecipato, la notte scorsa, al Pellegrinaggio a piedi Macerata-Loreto, giunto quest’anno alla trentaduesima edizione
Erano 90 mila i fedeli che hanno partecipato, la notte scorsa, al Pellegrinaggio a piedi Macerata-Loreto, giunto quest’anno alla trentaduesima edizione.
Un’attrice, un’infermiera africana che assiste i malati di aids, e un cardinale hanno testimoniato, allo stadio ‘Helvia Recina', il messaggio del Pellegrinaggio: "La persona ha un solo bisogno, amare ed essere amata e che Cristo risponde a questo bisogno, perdonando l’uomo e mettendo in movimento il suo io, facendolo correre verso la meta". Nella sua omelia il cardinal Carlo Caffarra, parlando del perdono di Gesù, "che cambia l’io alla radice, rigenera la persona e la rende capace di amore", ha reso più evidente il significato dell’esperienza delle altre due testimoni di questo pellegrinaggio: Claudia Koll e Rose Busingye. La Koll ha seguito il cammino durante la notte per le riprese del suo film ‘La bottega dell’oreficè, tratto dal libro di Karol Wojtila.
"E un film sull’amore e sul matrimonio - ha spiegato - e il Signore ha fatto la sua dichiarazione di amore a Maria nella Casa di Loreto. I due protagonisti sono due innamorati che hanno paura di un legame che duri per sempre: il pellegrinaggio alla casa della Madonna li renderà capaci di una decisione". Il personaggio principale del libro, Adamo, dice che abbiamo una sola vita e un solo amore e che occorre dare un senso a questa vita e a questo amore. "Tutti siamo alla ricerca di questo significato - ha sottolineato la Koll, con all’anulare sinistro una fedina d’oro con i grani del rosario - e nel cammino del Pellegrinaggio c’è una risposta per tutti".
Rose Busingye questa risposta l’ha trovata in Uganda, attraverso i suoi amici di Comunione e Liberazione e don Giussani. Di famiglia cattolica, dopo la scuola, aveva cominciato a lavorare con i più disgraziati della sua città, Kampala: poveri, malati di aids, bambini senza famiglia. Era arrivata ad occuparsi di 2.000 pazienti e 2.500 orfani. Poi la crisi: i malati che si lamentavano, i bambini che rubavano invece di andare a scuola, gli amici che voltavano le spalle.
Tutto sembrava finito, finchè "ho intravisto una luce di speranza, ho scoperto chi ero davvero con l’aiuto di un gruppo di amici dei Memores Domini", le persone di Cl che hanno scelto la verginità e vivono in piccoli gruppi dentro le loro città , nuovi monasteri del XXI secolo". Con una nuova coscienza di sè e una libertà mai provata prima ('sembrerà paradossale, ma sono libera da quando appartengo all’amore di Gesù attraverso i miei amici'), Rose Busingye si è rimessa al lavoro e ha generato intorno a sè un’amicizia cristiana. Dove malati terminali, donne violentate, miserabili di ogni risma, insieme al cibo e alle medicine, ricevono la massima assistenza possibile. A Kampala, ci sono delle donne che si ritrovano al Meeting Point Kampala Association: lavorano spaccando le pietre da vendere ai costruttori edili, il loro modo di guadagnarsi il pane. Sono donne povere ma, come dice una di loro, »con un cuore internazionale, che non ha razza nè colore".
Per quel cuore, quando c’è stato l’uragano Kathrina, hanno mandato quello che avevano guadagnato, 2.000 dollari, ai sinistrati di New Orleans. E l’anno scorso, 2.000 euro hanno preso la strada dell’Aquila. "Un uomo che appartiene, che ama perchè amato - ha concluso l’infermiera - è libero da tutto e da tutti. È grande ed è capace di questo cuore internazionale". Dopo Rose, Ermanno Calzolaio, presidente del Comitato del Pellegrinaggio, ha ricordato la ragione dell’evento: "L’incontro con Cristo che nella storia quotidiana ci aiuta ad essere noi stessi e ad avere coscienza che siamo unici ed irripetibili". Calzolaio ha anche ricordato i tanti martiri cristiani, facendo esplicito riferimento a monsignor Luigi Padovese, assassinato in Turchia.
Accogliendo il cardinal Caffarra, il vescovo di Macerata, monsignor Giuliodori, ha voluto ricordare "l’uomo di dottrina, acuto studioso e difensore del Magistero della Chiesa" ed ha letto il messaggio del Papa, pervenuto attraverso il cardinale segretario di stato Tarcisio Bertone. Dopo la Messa, dietro la croce e guidato da monsignor Giancarlo Vecerrica, il Pellegrinaggio è partito alla volta di Loreto dove è arrivato alle prime luci dell’alba.