I passi del cammino

Cari amici,

in questi giorni tanti ci hanno scritto per chiederci: il pellegrinaggio si farà? Ci siamo sentiti provocati da questa domanda, a partire dalla quale abbiamo cominciato a muovere alcuni passi, emersi durante un dialogo nei giorni scorsi e che desideriamo comunicare e condividere.

Primo passo: guardare il presente, senza fuggire davanti alla circostanza che la realtà ci mette davanti. Quello che sta accadendo fa emergere in modo imponente il bisogno nostro e di tutti i nostri fratelli uomini. Rende urgenti le domande più profonde, di fronte alle quali non bastano risposte parziali, non all’altezza della profondità del dramma. “La tempesta smaschera la nostra vulnerabilità e lascia scoperte quelle false e superflue sicurezze con cui abbiamo costruito le nostre agende, i nostri progetti, le nostre abitudini e priorità” (Papa Francesco, 27 marzo 2020).

Secondo passo: non avere fretta di trovare soluzioni, ma la pazienza di guardare e di percorrere la strada. Il contributo che la circostanza attuale ci sta dando è il cambiamento dell’idea stessa di iniziativa. L’iniziativa non è fare qualcosa, ma accettare l’iniziativa di un Altro che si palesa nelle circostanze. “Con Lui a bordo, non si fa naufragio. Perché questa è la forza di Dio: volgere al bene tutto quello che ci capita, anche le cose brutte. Egli porta il sereno nelle nostre tempeste, perché con Dio la vita non muore mai” (Papa Francesco)

Terzo passo: il sì di Maria. Nel pellegrinaggio abbiamo imparato a immedesimarci nel sì di Maria. In questa circostanza possiamo dirlo in ogni istante di fronte alle sfide che ci troviamo ad affrontare quotidianamente. “Abbracciare la Sua croce significa trovare il coraggio di abbracciare tutte le contrarietà del tempo presente, abbandonando per un momento il nostro affanno di onnipotenza e di possesso per dare spazio alla creatività che solo lo Spirito è capace di suscitare” (Papa Francesco).

Quarto passo: il pellegrinaggio è ora. Questa rinnovata apertura alla realtà che cosa ci chiede? Benché l’andamento della situazione sia imprevedibile, sembra poco realistico pensare che per giugno tutto potrà essere come prima e, comunque, ci sembra sconsigliabile un assembramento così imponente di persone e poco ragionevole chiedere l’impegno dell’assistenza sanitaria e delle forze dell’ordine. Questo non ci impedisce di metterci in cammino e di scoprire la pertinenza del tema che abbiamo scelto: “Mi sono scoperto all’improvviso un bisogno di impossibile”.

Da qui tre proposte: 1) mantenere un legame tra di noi e con i responsabili dei gruppi che ogni anno organizzano i pullman e i gruppi, utilizzando anche ogni mezzo che la tecnologia rende possibile; 2) raccogliere e inviare intenzioni di preghiera: è una delle ricchezze del pellegrinaggio e vedremo poi insieme in quale modalità potremo offrirle alla Madonna di Loreto; 3) recitare l’Angelus ogni giorno al risveglio.

Questi i contatti della segreteria: cell: 331.5203343, email: segreteria@pellegrinaggio.org

Con amicizia e sempre più desiderosi di camminare insieme!

Ermanno e gli amici del Comitato